Ebbe la città in quegli tempi piú volte molti tumulti, e finalmente con uno parlamento si fermò lo stato nel 93, sendo gonfaloniere di giustizia messer Maso degli Albizzi, el quale in vendetta di Piero suo zio, cacciò di Firenze quasi tutti gli Alberti, e rimase el governo in mano di uomini da bene e savi, e con grandissima unione e sicurtà si continuò insino presso al 1420; e non fa maraviglia, perché gli uomini erano tanti stracchi delle turbulenzie passate, che abattendosi a uno vivere ordinato, tutti volentieri si riposorono. E veramente in quegli tempi si dimostrò quanta fussi la potenzia della città nostra quando era unita, perché soportorono dodici anni la guerra di Giovan Galeazzo con spesa infinita e di eserciti italiani ed esterni, che feciono passare in Italia in diverse volte uno duca di Baviera, uno conte di Ormignacca con quindicimila cavalli, uno imperadore Ruberto; ed a pena sendo usciti di questa guerra, credendosi che la città fussi esausta e per carestia di danari per riposarsi qualche tempo, feciono la impresa di Pisa, nella quale, e nella compera e nella espugnazione, spesono una somma infinita di danari. Ebbono di poi la guerra con Ladislao re di Napoli e difesonsi francamente anzi ne acquistorono Cortona, in ricompenso però di buona somma di danari; comperorono Castrocaro, e finalmente ebbono tanti successi, e nella città che si conservò libera, unita e governata da uomini da bene e buoni e valenti, e fuora, che si difesono da inimici potentissimi ed ampliorono assai lo imperio, che meritamente si dice che quello è stato el piú savio, el piú glorioso, el piú felice governo che mai per alcuno tempo abbi avuto la città nostra.
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