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      Questi discorsi e ragione introdussono in pratica molti modi da fare questo effetto, e disegnossi due modi: uno di fare armata per mare e con essa infestare le marine del re Ferrando, e cosí divertire la guerra in Toscana, l'altra chiamare in Italia angioini e voltargli alla impresa di Napoli. Finalmente dolendo la spesa a' collegati, non se ne fece la conclusione si doveva, ma si deliberò per difesa nostra in questa forma: condussesi a' soldi nostri per capitano nostro Ruberto Malatesta signore di Rimino, e si disegnò con lui fare uno campo in quello di Perugia per levare quella città dalla divozione della Chiesa e di poi potere ferire negli altri luoghi nello stato del papa; e per fare questa impresa piú riuscibile, si disegnò per questo campo el conte Carlo del Montone, sperando che la riputazione la benivolenzia e parte aveva in Perugia, l'avessi facilmente a fare ribellare, dalla parte di Siena e verso el campo inimico fu disegnato el duca di Ferrara capitano generale di tutta la lega, ed el marchese di Mantova capitano dello stato di Milano. Furono etiam in qualche speranza d'avere aiuti dal re di Francia, al quale sendosi mandati imbasciadori da tutta la lega, che vi andò per la nostra città messer Guidantonio Vespucci a fare querela del pontefice e tentarlo volessi insieme cogli altri principi chiamare il papa a concilio e cosí richiederlo di aiuti per la difesa nostra, aveva quel re piú volte promesso mandare buono numero di gente d'arme in Italia, ed in effetto ogni cosa fu vana se non che con lettere e con ambasciadori al pontefice, con minacci e protesti favorí assai la causa nostra.


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Storie fiorentine dal 1378 al 1509
di Francesco Guicciardini
pagine 382

   





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