E però fu mandato el marchese di Mantova nel perugino a congiugnersi col magnifico Ruberto ed el duca di Ferrara insieme col signor Gostanzo di Pesero rimase a fare la guerra nella parte di Siena.
Sendo adunche le gente nostre divise in due parte quasi pari, ed in modo che, se bene unite insieme sarebbono stati superiori agli inimici, nondimeno cosí separate ciascuna di loro era molto inferiore gli inimici, esaminando e' casi loro, si risolverono tenere lo esercito unito in mezzo quello di Siena e la Valdichiana, acciò che, come el campo del Poggio facessi movimento, potessino in tre o quattro dí essere loro adosso; e cosí con questo terrore ritenergli che non ardissino campeggiare con artiglierie, e cosí che non rimanessi loro da fare fazione, se non prede e scorrerie e cose di poco momento; e cosí medesimamente raffrenare, quando si movessi, lo esercito di verso Perugia. E parve loro con questi modi che el campo loro, piú grosso che alcuno degli inimici, potessi facilmente avere occasione di opprimerne uno, e quando pure questo non fussi, stimavano assai consumare questo anno e tenerci colla guerra addosso, e fu parola del duca di Urbino, che e' fiorentini el primo anno della guerra erano vivi e gagliardi, el secondo mediocri, el terzo spacciati; e che ci aspettava al terzo anno.
Questi loro ordini cosí disegnati riuscirono in buona parte, perché come el campo nostro di Perugia si moveva, subito gli inimici andavano alla volta loro, in modo che vedendogli superiori erano constretti a ritirarsi a luoghi salvi; e per questo rispetto non si accampavano a terra alcuna con artiglierie, riputandosi vergogna l'aversi di poi a levare, ed erano constretti infestare e' perugini con scorrerie solo, e se pure andavano a un castello, non potevano combatterlo con altro che con battaglia di mano.
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