Fu questa rotta una percossa nel cuore alla città, la quale impaurita e pensando solamente alla difesa della libertà, attese a riordinare el piú poteva le gente rotte, richiese instantissimamente di aiuto e' collegati e subito revocò le gente del perugino, in modo che le pratiche dello accordo non ebbono conclusione. Mandossi in quello di Arezzo el signore Gostanzo per guardia del paese; e perché non poteva essere in uno luogo medesimo col magnifico Ruberto, ridussesi el campo nostro a San Casciano, e gli inimici doppo una tanta vittoria ne vennono a campo a Colle, dove stettono circa a sessanta dí; e finalmente non sendo soccorso, l'ebbono a patti, del mese di...
VI
VIAGGIO A NAPOLI Dl LORENZO DE' MEDICI (1479).
PACE CON FERDINANDO D'ARAGONA (1480).
NUOVI ORDINAMENTI A FIRENZE.
La città in questo mezzo, benché doppo la rotta dal Poggio avessi avuto qualche soccorso da Vinegia, nondimeno veduto Colle in modo stretto che era da credere si potessi poco tenere, e benché el tempo dello ire alle stanze si appressassi, pure considerando in quanti pericoli avessino a essere lo anno futuro, e massime perché si dubitava lo stato di Milano non seguitassi la parte del re o saltem si stessi neutrale, e vedendo bisognare pigliare modo alla salute sua o coll'avere altri soccorsi da' collegati che pel passato o col pigliare la pace con piú tollerabili condizioni si potessi, mandorono imbasciadore a Vinegia messer Luigi Guicciardini a fare intendere a quella signoria, come etiam si era fatto l'anno passato mediante messer Tommaso Soderini, in che condizione si trovava lo stato nostro, e che ci era uno unico rimedio, di transferire la guerra in su' terreni degli inimici, el quale, rispetto alla debolezza nostra e la mutazione del governo di Milano, era fondato in gran parte in quella signoria.
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