Dettono adunque fuoco, per l'impeto del quale el rivellino furiosamente si aperse e rovinò con morte di dodici o sedici uomini vi erano drento; el castello tutto tremò ma non si aperse, perché la cava non era ita tanto innanzi vi fussi sotto, ma si vedde che el disegno era vero e da riuscire; di che gli uomini di drento, impauriti di tanta furia cominciorono a fare cenni di soccorso e di non si potere piú tenere, parve per questo anticipare el tempo e non aspettare piú, dubitando che se indugiavano, di non essere tardi. E la mattina sequente, che fu el dí di pasqua di resurrezione, assaltorono el campo inimico, appiccossi una zuffa belle e gagliarda, e finalmente e' nostri furono vincitori con gran rotta e sbaraglio degli inimici, de' quali rimase prigioni assai, e fra gli altri messer Gian Luigi dal Fiesco. Avuta questa vittoria, e' commessari colle gente nostre si avviorno alla volta di Serezzana, dove, sendo ingrossato el campo di gente aragonese e sforzesche, si accamporono; e continuando e' felici successi, avendo preso per forza San Francesco e battagliata assai e bombardata la terra, ed ordinandosi dare una altra forte battaglia, quegli della terra si dettono, salve la robe e le persone.
Questo fine ebbono le imprese di Pietrasanta e Serezzana e cosí si terminorono con grande gloria della città e dello stato, e come parve allora, con gran sicurtà di Pisa e degli altri luoghi nostri da quella banda, e con grande ignominia de' genovesi. E' quali, risentitisi di queste perdite, con molte galee e legni l'anno seguente vennono a campo a Livorno, e per potere bombardare le nostre torre di mare, fondorono con grandissima difficultà in mare una travata di legni, in su' quali condussono e piantorono le artiglierie.
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