Dolse ancora molto allo universale della città ed al popolo minuto el quale del continuo era tenuto da lui in abondanzia, in piaceri, dilettazioni e feste assai; dette grandissimo affanno a tutti gli uomini di Italia che avevano eccellenzia in lettere in pittura, scultura o in simili arte, perché o erano condotti da lui con grandi emolumenti, o erano tenuti in piú riputazione dagli altri principi, e' quali dubitavano, non gli vezzeggiando, non se ne andassino da Lorenzo.
Lasciò tre figliuoli maschi: Piero, el primo, di età d'anni circa ventuno; messer Giovanni cardinale, el secondo, el quale poche settimane innanzi alla sua morte aveva ricevuto el cappe]lo ed era stabilito nella dignità del cardinalato, Giuliano, el terzo, ancora fanciullo. Fu di statura mediocre, el viso brutto e di colore nero, pure con aria grave; la pronunzia e boce roca e poco grata perché pareva parlassi col naso.
Sono molti che ricercano chi fussi piú eccellente o Cosimo o lui; perché Piero, benché di pietà e clemenzia avanzassi l'uno e l'altro, fu sanza dubio inferiore di loro nelle altre virtú. Nella quale quistione pare da conchiudere che Cosimo avessi piú saldezza e piú giudicio, perché lui fece lo stato, e da poi che l'ebbe fatto, se lo godé trent'anni sicuramente, si può dire, e sanza contradizione, comportando bene uno pari di Neri, e gli altri di chi aveva qualche sospetto, sanza venire a rottura con loro e nondimeno in modo ne fussi sicuro. Ed in tante occupazioni dello stato non lasciò le cura della mercatantia e delle cose sue private, anzi le governò con tanta diligenzia e con tanto cervello, che si trovò sempre le ricchezze maggiore dello stato, el quale era grandissimo, e non fu constretto per bisogno avere a maneggiare l'entrate publiche, né a usurpare quello de' privati.
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