Facessi detto consiglio grande uno consiglio di ottanta uomini, di età di anni quaranta, scambiandosi di sei mesi in sei mesi, potendo però essere raffermi, l'uficio de' quali fussi consigliare la signoria, eleggere ambasciadori e commessari, tutte le provisioni di qualunque sorte, quando fussino vinte fra' signori e collegi, avessino a passare per le mani loro, avendo però avere la finale perfezione nel consiglio grande, el quale non aveva autorità nessuna se non vi si trovava almeno uno numero di mille uomini, e perché in palagio non era luogo capace di tanto popolo, si ordinò si facessi a detto effetto una sala grande sopra la dogana, la quale insino a tanto fussi fatta, tutti gli abili al consiglio non erano del consiglio, ma solo mille uomini per volta, che si traevano a sorte della borsa generale per tempo di quattro ovvero sei mesi.
Vinta la provisione ed ordinato el consiglio, seguitando nel predicare e mostrando che Dio aveva fatto misericordia alla città e cavatola delle mani di uno re potentissimo, e che cosí si voleva fare in verso a' cittadini dello stato vecchio per usare clemenzia e per mantenere la città in quiete confortò si facessi una provisione, che si perdonassino tutte le cose apartenente allo stato, fatte innanzi alla cacciata di Piero, e si facessi pace ed unione de' cittadini; ed inoltre perché ognuno piú sicuramente si potessi godere el suo ed allora ed in futurum, e non fussi in potestà di sei signori perturbare a sua posta la città e cacciare ed amazzare e' cittadini a arbitrio loro, come si era fatto in molti tempi passati, e con questo mezzo fare Grandi, si levassi tanta autorità alle sei fave, e si disponessi che ogni volta che uno cittadino fussi per conto di stato condennato in qualunque pena o dalla signoria da altri magistrati, potessi appellare al consiglio grande; e che quello magistrato che non ammetteva tale appellazione, fussi incorso in quella medesima pena che era colui che appellava.
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Dio Piero Grandi
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