Pagina (139/382)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Alle quali cose messer Francesco, secondo la natura sua sempre rispondeva prontamente e con degnità del publico.
      Sendo adunche chiara la città, che per le mani di questi principi non avevamo a essere restituiti nel dominio nostro, sempre dinegò volere entrare nella lega e lasciare el re Carlo, con tutto che ne fussi richiesta instantemente e con molti minacci; anzi, sempre mostrando volere seguitare la parte di Francesco instigava di continuo el re a dovere passare. Per la qual cosa e' signori della lega, per levare al re questo stimolo di passare in Italia e tòrgli ogni disegno potessi fare de' fatti nostri, feciono alla fine di settembre venire in Italia Massimiano re de' romani, promettendogli favore di gente e di danari a conseguire la corona dello imperio, ed in tal numero che e' ci potessi sforzare a entrare nella lega. Sendo adunque a' confini di Italia, mandò imbasciadori a Firenze, e' quali oltre a chiedere passo e vettovaglia, confortassino la città a volere essere buoni italiani; fu loro risposto che si manderebbe imbasciadori alla maestà sua che gli satisferebbono; e poco poi intendendo che era già nello stato di Milano, vi fu mandato oratori messer Cosimo de' Pazzi vescovo di Arezzo, e messer Francesco Pepi, avendo prima rifiutato Piero Guicciardini e di poi Pierfilippo Pandolfini.
      Costoro, giunti in Lombardia, trovorono era già ito a Genova per imbarcarsi quivi per alla volta di Pisa, e seguitatolo là, gli esposono la commessione, dimostrando quanto la città era desiderosa di compiacergli, e quanto frutto lui potrebbe cavare dalla amicizia di quella, se la richiedessi delle cose che aspettassino solo alla proprietà sua, ma che la richiesta dello entrare in lega non era onesta, sendo contro alla fede loro, e non volendo, chi gli aveva ingiustamente spogliati, restituirgli; la quale cosa eziandio toccava alla maestà sua vedendo continuamente crescere quegli che naturalmente gli erano inimicissimi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storie fiorentine dal 1378 al 1509
di Francesco Guicciardini
pagine 382

   





Francesco Carlo Francesco Italia Italia Massimiano Italia Firenze Milano Cosimo Pazzi Arezzo Francesco Pepi Piero Guicciardini Pierfilippo Pandolfini Lombardia Genova Pisa