Le quali cose riscontre e ferme bene, deputata una pratica di circa a dugento cittadini, si cominciorono a consultare queste cose. Erano innanzi negli uomini diversi pareri ed opinione; quegli arebbono voluti e' Medici in Firenze, desideravano la salute loro, e questi erano pochi e quasi tutti di poca qualità, e se alcuni vi erano di conto non arebbono avuto ardire a parlare; erano alcuni a chi el manomettere tanti uomini da bene pareva cosa di molto momento, e che lo insanguinarsi avessi a essere principio grande di guastare la città: alcuni mossi da misericordia da particulare amicizia tenevano con qualcuno di loro, arebbono voluto scampargli, fra' quali era messer Guidantonio Vespucci ed e' Nerli, a chi doleva perdere Bernardo del Nero capo della parte loro contro el frate. Da altro canto, tutti quegli che si erano pe' tempi passati scoperti inimici de' Medici, eccetti e' Nerli, avendo paura grande della intornata loro, tutti quegli a chi piaceva el vivere populare ed el presente governo, uniti in grandissimo numero volevano tôrre loro la vita. Di questi era fatto capo Francesco Valori el quale, o perché si vedessi battezzato inimico a' Medici, o perché volessi mantenere el consiglio nel quale gli pareva essere capo della città, o come fu poi publica voce, per levarsi dinanzi Bernardo del Nero, uomo che solo era atto a essergli riscontro ed a impedire la sua grandezza, vivamente gli perseguitava. E benché avessi dolore della morte di Lorenzo Tornabuoni e volentieri l'avessi voluto salvare, nondimeno considerando che Lorenzo aveva errato quasi piú che niuno altro, e che, salvando lui, bisognava salvare gli altri, poté tanto piú in lui questa passione, che si era risoluto al tutto vederne la fine.
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