Pagina (161/382)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Erano gli avversari suoi molto piú potenti che l'usato, per piú cagione: prima perché gli è lo ordinario de' popoli, quando hanno un pezzo favorito una cosa, voltare, eziandio sanza ragione, mantello; di poi per conto della scomunica, la quale gli aveva alienati molti che lo solevano seguitare, fattigli inimici tutti quegli che solevano stare neutrali e di mezzo parendo loro cosa grande e non conveniente a buoni cristiani non ubbidire a' comandamenti del papa; apresso e' capi della parte contraria, vedendo che molti giovani da bene, animosi, fieri ed in sull'arme erano inimici di questo frate, gli avevono ristretti insieme, e fattane una compagnia chiamati e' Compagnacci, di che era signore Doffo Spini, e' quali spesso facevano cene e ragunate. E perché erano di buone casa ed in sull'arme, tenevano in timore ogniuno in modo che Paolantonio Soderini che svisceratamente favoriva el frate per avere patto con loro se venissi caso avverso, vi aveva fatto entrare Tommaso suo figliuolo. Per le quali cose fra Ieronimo andava in declinazione, insino a tanto che per nuovo modo si terminò el caso suo, come di sotto immediate si dirà.
     
     
     
      XVI
     
      PROCESSO, CONDANNA ED ESECUZIONE DI GEROLAMOSAVONAROLA (1498). GIUDIZIO SU DI LUI.
     
      1498. Seguitò lo anno 1498 anno gravissimo e pieno di molti e vari accidenti, al quale dette principio la ruina di fra Girolamo perché sendosi lui per comandamento della signoria astenuto dai predicare, e parendo un poco raffredda la persecuzione che aveva grandissima da religiosi e da secolari, nacque da uno principio piccolo la alterazione del tutto.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storie fiorentine dal 1378 al 1509
di Francesco Guicciardini
pagine 382

   





Compagnacci Doffo Spini Paolantonio Soderini Tommaso Ieronimo Girolamo