Aveva fra Domenico da Pescia suo compagno nello ordine di San Marco, uomo semplice e riputato di buona vita e che nel predicare le cose future seguitava lo stile di fra Girolamo, circa a due anni innanzi, predicando in Santa Liperata detto in sul pergamo che, quando fussi necessario al provare la verità di quello predicevano, susciterebbono uno morto, ed entrerebbono nel fuoco uscendone per grazia di Dio inlesi; ed avevalo poi replicato fra Girolamo. Di che non si sendo poi parlato insino a questo tempo uno fra Francesco dello ordine di San Francesco Osservante che predicava in Santa Croce e molto detestava le cose di fra Girolamo cominciò a dire predicando, che per mostrare tanta falsità era contento si facessi uno fuoco in sulla piazza de' Signori, e di entrarvi lui, entrandovi ancora fra Girolamo; e che era certo che lui arderebbe, ma cosí ancora fra Girolamo; e cosí si mostrerrebbe non essere in lui verità, avendo tante volte innanzi promesso di escire del fuoco inleso. Fu questa cosa riferita a fra Domenico che predicava in luogo di fra Girolamo, e però in pergamo accettò lo invito, offerendo non fra Ieronimo ma sé parato a questo esperimento.
La quale cosa piacendo a molti cittadini dell'una parte e della altra, che erano desiderosi queste divisione si spegnessino, e si uscissi un giorno di tante ambiguità, cominciorono a tenere pratica con tutt'a dua e' predicatori che si venissi allo atto di questo esperimento, e finalmente doppo molti ragionamenti si conchiuse, tutti e' frati di concordia, che si facessi uno fuoco, nel quale per la parte di fra Girolamo dovessi entrare uno frate del suo ordine, sendo rimesso in sua elezione chi e' dovessi essere, ed el simile per la altra parte un frate dello ordine di San Francesco, quale fussi eletto da' sua superiori.
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