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      Le quali persuasioni e proferte accettandosi, e seguitandosi e consigli in gran parte, non bisognando provedere di oratore a Roma perché vi era messer Francesco Gualterotti, fu eletto a Napoli Bernardo Rucellai.
      Era morto molti mesi innanzi el re Ferrandino sanza figliuoli, ed era succeduto Federigo suo zio, secondogenito del re Ferrando vecchio; ma parendo al duca che e' favori del re di Napoli si potessino cercare piú cautamente e che el mandare imbasciadore fussi di troppo dimostrazione, e di fare che el nuovo re di Francia diventassi inimico della città, il che era contro al disegno aveva fatto che la città potessi essere buono mezzo a accordarlo con Francia, persuase non si mandassi imbasciadore, e cosí si seguitò. E per risolvere meglio con lui e' modi si avessino a tenere ed e' favori bisognassino in questa impresa, vi fu mandato oratore messer Guidantonio Vespucci benché vi fussi oratore stanziale messer Francesco Pepi, o per mostrare di stimare piú queste cose, o giudicando che messer Guido fussi piú a proposito per essere uomo di piú riputazione ed anche piú atto a questi maneggi di lui. E per disporre e' genovesi a non dare favore a' pisani e non volere che e' viniziani loro inimici si facessino sí grandi, fu mandato per consiglio del duca, imbasciadore a Genova, e fu Braccio Martelli a chi fu dato per sottoimbasciadore Piero di Niccolò Ardinghelli. E cosí attendendosi allo ordine di questa spedizione, e cosí e' viniziani sendo ingrossati in quello di Pisa, si fece a Santo Regolo uno fatto di arme, e' particulari del quale non narro perché non sono in mia notizia.


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Storie fiorentine dal 1378 al 1509
di Francesco Guicciardini
pagine 382

   





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