Pagina (207/382)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
     
     
      XIX
     
      LA FINE DEL POTERE DEGLI SFORZA A MILANOPRIME CONQUISTE DEL VALENTINO (1499-1500).
     
      In questo tempo, e poi che el campo nostro si levò da Pisa ed innanzi fussi morto Pagolo Vitelli, e' franzesi, e con loro messer Gian Iacopo da Triulci fuoruscito di Milano ed inimico del duca, scesi in sullo stato di Milano, presono Non, castello fortissimo, ed altri luoghi di quello stato; da altra banda e' viniziani roppono guerra di verso Lodi. Ma perché el duca si rincorava difendersi da' viniziani con poca perdita e gli premevano piú e' franzesi, spinse tutte le gente sua a Alessandria della Paglia alle frontiere de' franzesi sotto messer Galeazzo a Sanseverino, el quale era bellissimo giostratore, ma per viltà e poca esperienzia nella arte militare non punto atto a guidare uno campo; dove venendo e' franzesi doppo uno acquisto prestissimo i Valenza, Tortona ed altri luoghi circumstanti, inviliti bruttamente sanza aspettargli abandonorono Alessandria in modo che tutta quella provincia si dette subito a' franzesi; ed el duca sbigottito, non avendo soccorso d~ luogo alcuno, dubitando non essere rinchiuso in Milano accompagnato da monsignore Ascanio suo fratello, da messer Galeazzo da Sanseverino ed altri gentiluomini, insieme co' figliuoli e col tesoro si fuggí nella Magna, e lasciò el castelletto bene guardato, fattone castellano Bernardino da Corte suo allevato, con disegno che tenendosi el castelletto, di fare esercito nella Magna, e per via del castello recuperare Milano.
      E partito lui, e' milanesi, che già avevano deputati alcuni gentiluomini a governo della terra, mandati imbasciadori a' franzesi, si dettono loro; e quali, entrati drento pochi dí poi, per defetto del castellano che vi era drento, el quale el duca aveva scelto per piú fedele, acquistorono el castelletto; e cosí tutto lo stato di Milano venne interamente in mano del re, eccetto Cremona e la Ghiaradadda, le quali, secondo le convenzioni, furono de' viniziani, benché e' cremonesi, non ostante che el campo de' viniziani fussi intorno alle mura stessino molti dí duri e mandassino imbasciadori al re che gli volessi accettare.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storie fiorentine dal 1378 al 1509
di Francesco Guicciardini
pagine 382

   





Pisa Pagolo Vitelli Gian Iacopo Triulci Milano Milano Lodi Alessandria Paglia Galeazzo Sanseverino Valenza Tortona Alessandria Milano Ascanio Galeazzo Sanseverino Magna Bernardino Corte Magna Milano Milano Cremona Ghiaradadda