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      La quale parola benché fussi detta con animo libero ed affezionato alla città, nondimeno dispiacque tanto a chi la udí, che ricimentandosi subito la provisione, gli scemò el favore in tanta somma che non fu piú possibile vincerla. Il che ho voluto dire, perché chi ha a governare la città si ricordi che chi non può sforzare e' popoli, bisogna che proceda con loro con dolcezza e pazienzia; e come si viene all'aspro, cominciono a sdegnare ed intraversarsi, in modo che non si dispongono piú a fare nulla.
      In questo tempo Cesare Borgia, chiamato el Valentino per avere in Francia uno stato di quello titolo, con le gente di papa Alessandro suo padre ne venne allo acquisto dello stato di Imola e Furlí, ed el re, secondo le convenzioni fatte con loro quando ottenne la dispensa, gli serví di trecento o quattrocento lancie di piú condotte, sotto el governo di monsignore di Allegri, con tutto che per noi si facessi grande instanzia che prima mandassi a espedire la impresa di Pisa, ed el re vi fussi inclinato; ma lo vinse la importunità del papa. La quale cosa vedendo quella madonna, donna di grandissimo animo e molto virile, mandatone a Firenze e' figliuoli, benché grandi, con tutto el mobile suo, si preparò gagliardamente alla difesa, ma sendo abbandonata da tutti, perché nessuno ardiva opporsi a chi aveva el segno e favore di Francia, finalmente ribellandosi e' popoli, e lei sendo rinchiusa ed assediata nella ròcca di Furlí, el Valentino, per male guardia per trattato di quegli che erano drento, ebbe la ròcca, dove presa madonna Caterina la mandò a Roma; e cosí insignoritosi di quello stato, fondò el principio suo e cominciò, per essere in sulle arme e co' danari e forze della Chiesa, a essere temuto.


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Storie fiorentine dal 1378 al 1509
di Francesco Guicciardini
pagine 382

   





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