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      E cosí sendo di opinione diverse, stettono in pratica piú dí, e finalmente riscaldando e' dispareri e non si concordando, non feciono risoluzione alcuna e cominciorono quando uno e quando uno altro a non volere piú ragunarvisi; e fra gli altri Piero Soderini, sendo richiesto, non vi volle mai intervenire per parere amatore del governo presente ed acquistarne la benivolenzla del popolo; e cosí si scoperse che, benché a' primi cittadini dispiacessi questo modo di vivere e desiderassino si mutassi e si emendassi, nondimeno era in loro sí grande la varietà de' pareri e la disunione causata per diversi rispetti e la poca fede ed intelligenzia avevono l'uno coll'altro, che nelle cose di racconciare lo stato non se ne sarebbe mai accozzati dodici di uno parere medesimo. Cosa brutta che tra e' primi cittadini della città e' quali avevano e' medesimi interessi nelle cose e di ragione dovevano avere e' medesimi giudici, fussi, in quello che si può dire concerneva lo essere loro, sí poca fede, sí poca unione e sí poco animo.
      Fu di poi creato gonfaloniere di giustizia per marzo ed aprile Piero Soderini e postagli allato una debole signoria, in modo che ne era padrone e disponevane a suo modo; e fu el disegno suo vòlto a farsi uomo populare e tenere termini in questo magistrato d'averne a piacere alla multitudine; e però dove prima e' sua antecessori solevano, e cosí si era osservato continuamente doppo el 94, ragunare pratiche de' primi cittadini co' quali si consultavano le cose importanti dello stato, lui chiamò pratiche rade volte, ma le conferiva e consultava co' collegi, e' quali quasi tutti e quasi sempre erano uomini spicciolati e di poca qualità. Di qui nasceva dua effetti a suo proposito: l'uno, che egli ne acquistava grazia nel popolo, sendo tenuto amatore del consiglio, e che e' non si intendessi co' cittadini che erano a sospetto allo stato; l'altro, che sendo e' sua compagni ed e' collegi uomini deboli e di poco intendimento, si rapportavano in tutto al parere suo, e cosí lui era signore ed arbitro delle deliberazioni s'avevano a fare.


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Storie fiorentine dal 1378 al 1509
di Francesco Guicciardini
pagine 382

   





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