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      Pure gli dava animo el vedere essere nel reame pel re di Spagna uno esercito assai potente, ed esserne capitano Consalvi Ferrante, uomo di grandissima virtú e riputazione, avere a soldo e' Colonnesi, aspettare di Spagna el quale di poi venne un grosso rinfrescamento, essere in pratica di condurre o di già avere condotto Bartolomeo d'Alviano Orsino, el quale, sendo riputato de' primi condottieri di Italia si era partito da' soldi de' viniziani, o per non essere di accordo delle convenzione, o perché loro sotto questo colore ne volessino accomodare sanza loro carico el re di Spagna; in modo che congiunto a queste forze da per sé grande l'esercito suo e del Valentino, gli pareva essere gran momento alla vittoria, in modo che, fatti questi discorsi, è opinione che in ultimo, vinto dalla ambizione che gli era ogni dí cresciuta collo imperio, si sarebbe alienato da Francia e seguitate le parte di Spagna; quando, fuora della espettazione di tutti, morí del mese di... quasi di subito.
      La cagione della sua morte si disse variamente; nondimeno la piú parte si accordò che e' fussi stato veleno, perché faccendo uno convito a uno giardino, dove disegnava avelenare alcuni cardinali per vendere poi gli ufici e benefíci loro, sendovi lui ed el Valentino giunti a buon'ora e innanzi vi arrivassino le vettovaglie, ed avendo per el caldo grande dimandato da bere, non vi essendo altro vino, fu dato loro, da chi non sapeva lo ordine, di quello dove era el veleno, el quale bevuto inavvertentemente fece questo effetto.


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Storie fiorentine dal 1378 al 1509
di Francesco Guicciardini
pagine 382

   





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