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      Nacquene ancora, che molti di quegli rimessi nelle facultà e beni loro vicini a Pisa, hanno, come è stata ferma opinione, sempre aiutato occultamente quegli di drento, e nondimeno, non se n'avendo vera notizia è stato necessario conservare la fede. A questi mali, nati per imprudenzia nostra, si aggiunse uno caso di fortuna, perché e' legni dello Albertinello per tempesta si ruppono, e cosí sendo aperta la via del mare, vi entrò per ordine de' genovesi, sanesi e lucchesi tanto grano che scamporono la fame.
      In questo verno el re di Francia si trovava in extremis, perché avendo avuto uno male lungo, e caduto, secondo el giudicio de' medici, in ritruopico, si stimava inrimediabile; e però lui non avendo figliuoli maschi, e veduto che el regno ricadeva a monsignore di Anguelem giovanetto, disfece el parentado della figliuola sua col figliuolo dello arciduca, e maritolla a Anguelem, el quale non si trovando in corte si partirono molti signori di corte a visitarlo come nuovo re, tanto si credeva per ognuno che el re fussi spacciato. E cosí in Italia essendo sollevati gli animi, monsignore Ascanio che si ritrovava in Roma, perché richiesto da Roan non era voluto tornare in Francia ed erasi fatto assolvere del giuramento da papa Pio, parendogli tempo a ricuperare lo stato di Milano ed avendo, come si credette, intelligenzia col papa e viniziani, e co' danari sua o di altri condotto Bartolomeo d'Albiano, e cosí favorito da Consalvi Ferrando e seguitandolo Pandolfo Petrucci e, come si vedde poi, Giampaolo Baglioni, disegnò con queste forze prima cavalcare in sul nostro e rimettere el cardinale e Giuliano de' Medici in Firenze, e cosí fatto uno stato a suo proposito e del quale si potessi valere, andarne alla volta di Milano, dove in sulla morte del re pareva la vittoria facilissima; el quale apparato presentandosi, aveva molto sollevato ed insospettito gli animi della città, tanto che ne venne l'anno seguente.


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Storie fiorentine dal 1378 al 1509
di Francesco Guicciardini
pagine 382

   





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