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      Fecesi in questi tempi lega ed accordo co' lucchesi il che, perché si intenda meglio, s'ha a repetere piú da alto. E' lucchesi ne' tempi antichissimi furono molte volte collegati della città ed amici grandissimi, ma poi che la città ebbe acquistata la Valdinievole, che soleva essere loro, ed ultimamente Pisa, insospettiti e cominciando a temere della potenzia nostra, ci cominciorono a avere in odio, el quale si accrebbe in infinito quando, nelle guerre del duca Filippo, la città fece piú volte pruova di sforzare Lucca, e cosí quella inimicizia accidentale nata per proprio sospetto, si convertí in odio grandissimo vero e naturale, e nondimeno per paura, rispetto alla vicinità e potenzia nostra, e massime poi che fu acquistata Pietrasanta e Serezzana, erano constretti temporeggiare e passare tempo el meglio che potevano.
      Ma nel 94, come noi perdemo Pisa, vedendoci deboli e sbandati, e giudicando mentre che Pisa era fuora delle mani nostre, di essere sicuri, attesono con ogni studio a conservarla, faccendo qualche volta con aperte dimostrazione, come quando al tempo di Pagolo Vitelli vi mandorono trecento fanti, ma non cessando mai occultamente di favorirgli, con stimolare el re di Francia e gli altri príncipi a soccorregli, intendersi con genovesi e sanesi alla difesa loro, con tenergli di continuo confortati, dare loro sempre sussidi di vettovaglie e qualche volta di danari. Di che loro anche feciono bene, perché e' pisani quando avevano necessità, potendo usare el loro paese come Pisa, vendevano quasi tutte le robe loro a buono mercato in Lucca, di che tutte le cose di Pisa o la maggiore parte, prima quelle di piú valuta e di poi, crescendo la necessità, tutte le altre, eziandio le minime, si venderono e smaltirono in Lucca cosí le prede che e' menavano de' terreni nostri in modo che e' lucchesi arricchirono di questa guerra e feciono in tutte le imprese e disegni nostri grandissimi danni e nocumenti.


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Storie fiorentine dal 1378 al 1509
di Francesco Guicciardini
pagine 382

   





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