E però esclusi e' lucchesi da questo accordo, doppo molti dibattiti si introdusse una altra forma: che e' si facessi lega ed amicizia per qualche onesto tempo, la quale, se Pisa si avessi infra uno certo termino, si intendessi prorogata per anni dodici, e cosí si venivano a assicurare e' lucchesi, se non in tutto, almeno per uno tempo lungo, el quale innanzi che passassi potevano nascere vari accidenti, ed avere piú rispetto alle ragioni della città, le quali non si venivano a tôrre via in tutto, ma a differire. Ed in effetto risolvendosi in questo modo, si abozzò che el tempo della lega fussi di primo colpo anni tre; e di poi disputandosi quale era el tempo da porre alla riavuta di Pisa, pareva a Piero Guicciardini che el termine dovessi essere di uno anno, per fare maggiore stimolo a lucchesi di procedere bene, e di poi perché questo accordo si fondava in sulla speranza che noi avevamo di assediare Pisa, la quale, se non colpiva in questo anno, si veniva in gran parte a annullare.
A Giovan Batista ed Alamanno parve il contrario, e che dovessino essere tre anni come durava la lega; perché se fra uno anno non s'avessi Pisa, la lega durerebbe ancora due anni, e nondimeno sendo passata la condizione del prorogarla, procederebbono malignamente, e noi ci troveremo avergli assicurati sanza frutto alcuno per anni dua. E benché e' si replicassi che e' sarebbe in potestà nostra al fine del termino primo prorogare per un altro o due anni pure non si mutando loro di opinione, e perché la cosa non pareva di molto momento, acconsentirono, tutti a cinque, a tre anni.
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