Il che procedeva massime da questi modi, e perché tutto lo odio che si era portato loro era proceduto da Piero, perché el cardinale e Giuliano, mentre che erano nella città, non avevono mai né in publico né in privato offeso persona, né di poi, se non tanto quanto erano stati mossi da Piero, ed inoltre erano sempre stati riputati di migliore cervello e natura assai che Piero. Aggiunsesi lo odio del gonfaloniere, el quale, sendo male voluto da tutti quegli a chi dispiaceva el Consiglio e che arebbono voluto uno stato, da molti ancora a chi piaceva questo vivere e nondimeno dispiacevano e' modi sua, aveva dato loro favore, e però si parlava nella città piú liberamente di loro che non si soleva, e non ostante le legge che proibivano e' commerzi, molti scrivevano lettere a loro, tutti quegli che capitavano a Roma o in luoghi dove e' fussino, non avendo eziandio bisogno di loro, o alloggiavano con loro o gli andavano a visitare.
Le quali cose benché dispiacessino al gonfaloniere insino al cuore nondimeno non se ne risentiva né cercava di farne punizione; in modo che pigliandovisi su animo, si conversava publicamente con loro, e molti giovani da bene, e' padri e le casa di chi erano stati loro inimici nel 94, andando a Roma, si erano intrinsicati seco e parevano diventati loro amici, mossi o per fare dispetto al gonfaloniere, o perché desiderassino piú oltre, e forse di rimettergli in casa. Di questi era uno Bartolomeo Valori, el zio del quale, Francesco, era stato inimico loro capitale, prima nel cacciargli, di poi nel perseguitargli, in ultimo in fare tagliare el capo a Bernardo del Nero e gli altri, erane Piero di Braccio Martelli, el padre di chi, benché solessi essere amico di Lorenzo, si era nel scoperto vivamente contro a Piero, erane Giovanni di Bardo Corsi, el padre di chi era stato inimico capitale di Lorenzo ed ammunito da lui e però, benché e' fussi uomo di non molta qualità, fu nel 94 creato de' venti, e di poi fatto due volte gonfaloniere di giustizia; erane Gino di Neri Capponi, el padre di chi, trovandosi in Francia quando el re Carlo passò in Italia, aveva molto perseguitato Piero, ed el zio Piero Capponi gli era stato inimico fierissimo ed in gran parte cagione di tórgli lo stato, erane Antonio Francesco di Luca d'Antonio degli Albizzi, ancora quasi fanciullo, ma di natura molto altiera ed inquieta, el padre di chi, avendo insino a tempo di Lorenzo in odio la casa de' Medici, si era nel 94 fatto vivo, e di poi nel tagliare el capo a' cinque cittadini, seguitate gagliardamente le pedate di Francesco Valori, ed in ultimo trovandosi in sulla ribellione di Arezzo, imbasciadore in Francia, non solo allora ed in tutta quella legazione aveva fieramente perseguitato e' Medici, ma ancora scritte a Firenze lettere caldissime in publico, confortando a volere conservare la libertà e non volere avere per tiranni cittadini ingiuriati, poverissimi ed usi alla tirannide.
| |
Piero Giuliano Piero Piero Consiglio Roma Roma Bartolomeo Valori Francesco Bernardo Nero Piero Braccio Martelli Lorenzo Piero Giovanni Bardo Corsi Lorenzo Gino Neri Capponi Francia Carlo Italia Piero Piero Capponi Antonio Francesco Luca Antonio Albizzi Lorenzo Medici Francesco Valori Arezzo Francia Medici Firenze
|