Pensiamo solo a quello che può minacciare la nostra anima.»
Poi volgendosi alla sorella: «Sorella mia, mai precauzione da parte del prete contro il suo prossimo. Ciò che il prossimo fa, Dio lo permette; limitiamoci a pregar Dio quando crediamo che un pericolo ci sovrasti e preghiamolo, non già per noi, ma affinché il nostro fratello non sia indotto alla colpa per causa nostra.»
Del resto raramente accadeva qualcosa di nuovo nella sua esistenza. Noi ci limitiamo a dire ciò che sappiamo; ma di solito egli passava la vita a fare sempre le stesse cose negli stessi momenti e un mese del suo anno assomiglia ad un'ora della sua giornata.
Circa la sorte del «tesoro» della cattedrale d'Embrun, saremmo imbarazzati se c'interrogassero in proposito. Eran davvero bellissime cose, che mettevano in tentazione di rubarle a profitto dei poveri. Rubate, del resto, erano già; e, poiché metà dell'avventura era già fatta, restava solo da cambiare la direzione del furto e da fargli fare un pezzettino di strada dalla parte dei poveri. D'altra parte, non affermiamo nulla a questo proposito; solo, tra le carte del vescovo, venne trovata una nota abbastanza oscura, che si riferisce forse a questa faccenda ed è così concepita: Il problema sta nel sapere se questa roba deve far ritorno alla cattedrale o all'ospedale.
VIII • FILOSOFIA DEL DOPO CENAIl senatore di cui abbiamo parlato prima era un uomo accorto, che s'era fatto strada con una rettitudine disattenta a tutti quegli incontri che formano ostacolo e si chiamano coscienza, fede giurata, giustizia e dovere.
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Dio Dio Embrun
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