Si scrive Faux, Fauq e Faoueq.
«Raccomandateci, cara signora, alle preghiere del vostro santo parente, monsignor cardinale. Quanto alla vostra Silvana, ha fatto bene a non impiegare i brevi istanti che trascorre vicino a voi nello scrivermi; ella sta bene, lavora secondo i vostri desideri e m'ama sempre: questo è tutto quel che voglio. I suoi saluti mi sono giunti da parte vostra e ne sono felice. La mia salute è discreta, eppure dimagro ogni giorno più. Addio; non ho più carta e sono costretta a lasciarvi. Tante buone cose.
Baptistine
«P. S. La vostra signora cognata è sempre qui, colla sua giovane famiglia. Il vostro nipotino è incantevole; sapete che ha quasi cinque anni? ebbene, ieri ha visto passare un cavallo al quale avevan messo le ginocchiere ed ha chiesto: 'Che cos'ha alle ginocchia?' Com'è grazioso, quel bimbo! Il suo fratellino si tira dietro per l'appartamento una vecchia scopa, come se fosse una carrozza e dice: 'Hu!'»
Come si vede da questa lettera, quelle due donne sapevano adattarsi ai modi di fare del vescovo, con quel particolare genio della donna, che capisce l'uomo più che l'uomo non si capisca da sé. Il vescovo di Digne, sotto quell'aspetto dolce e calmo che non si smentiva mai, faceva talvolta cose grandi, ardite e magnifiche, senza neppure aver l'aria d'accorgersene. Esse tremavano, ma lasciavan fare; talvolta la signora Magloire tentava una rimostranza, prima, non mai durante o dopo. Non lo disturbavano mai, neppure con un sol cenno, in un'azione incominciata.
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Faux Fauq Faoueq Silvana Com Digne Magloire
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