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      Questo si chiama intender bene la carità, nevvero? Non v'è forse, mia buona signora, qualcosa di veramente evangelico in codesta delicatezza che s'astiene dal sermone, dalla morale e dall'allusione? E la pietà migliore, quand'un uomo ha un punto che gli duole, non è forse di non toccarglielo affatto? M'è sembrato che questo potesse essere l'intimo pensiero di mio fratello; in ogni caso, posso dire che, se ebbe tutte queste idee, non ne lasciò trasparir nulla, neppure con me. Fu dal principio alla fine lo stesso uomo delle altre sere, cenò con quel Jean Valjean collo stesso aspetto e nello stesso modo come avrebbe fatto col signor Gedeone Le Prévost o col curato della parrocchia.
      «Verso la fine, mentre eravamo alla frutta, bussarono alla porta: era la mamma Gerbaud col piccolo in braccio. Mio fratello baciò in fronte il bambino e si fece prestare da me quindici soldi che avevo indosso per darli alla mamma Gerbaud. Durante quell'intervallo, l'uomo non prestava molta attenzione; non parlava più e pareva stanchissimo. Partita la povera vecchia, mio fratello recitò il consueto pensiero di ringraziamento, poi si volse verso colui e gli disse: 'Dovete avere un gran bisogno di letto.' La signora Magloire sparecchiò subito subito, ed io, comprendendo che dovevamo ritirarci per lasciar riposare quel viaggiatore, salii con lei al primo piano. Però un momento dopo, mandai la signora Magloire a portare sul letto di quell'uomo una pelle di capretto della Foresta Nera, che tengo nella mia camera.


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I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





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