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      La sua giovinezza, facendo le valigie assai prima del tempo, batteva in ritirata in buon ordine e scoppiando a ridere, tutta fuoco. Gli avevano rifiutato una commedia al Vaudeville e di tanto in tanto faceva versi; per di più, dubitava di tutto, grande forza, questa, agli occhi dei deboli. Quindi ironico e calvo, era il capo. Iron è una parola inglese che vuol dire ferro; deriverebbe forse da questo, ironia?
      Un giorno Tholomyès prese in disparte gli altri tre, con un cenno da oracolo e disse loro:
      «Da quasi un anno Fantine, Dahlia, Zéphine e Favourite ci chiedono di far loro una sorpresa; e noi abbiamo solennemente promesso di farla. Ce ne parlano sempre, a me soprattutto. Nello stesso modo che a Napoli le vecchie gridano a San Gennaro: Faccia 'ungialluta fa o' miracolo, le nostre belle mi dicono continuamente: 'E quando partorirai la tua sorpresa, Tholomyès?'. Nel frattempo i nostri genitori ci scrivono. È un bel fastidio; ma mi pare che sia giunto il momento buono. Vediamo.»
      Detto questo, Tholomyès abbassò la voce e bisbigliò qualcosa così divertente, che le quattro bocche si atteggiarono a un riso entusiasta e Blanchevelle esclamò: «To'! È un'idea!»
      Una bettola piena di fumo era lì vicino; v'entrarono ed il resto della loro conferenza si perdette nell'ombra. Ma il risultato fu una splendida gita la domenica dopo alla quale i quattro giovanotti invitarono le quattro fanciulle.
      III • A QUATTRO A QUATTROChe cosa fosse una scampagnata di studenti e sartine, quarantacinque anni or sono, è difficile raffigurarselo, oggi.


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I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





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