Non avete mai camminato fra i cespugli, scostando i rami per amor d'una testolina affascinante che vi seguiva? Non siete mai sdrucciolato, ridendo, su un pendìo erboso bagnato dalla pioggia, con una donna amata che vi tiene per mano ed esclama: «Oh, i miei stivaletti nuovi! In che stato!»
Diciamo subito che la gioconda contrarietà d'un acquazzone mancò a quella comitiva di buon umore, sebbene, alla partenza, Favourite avesse detto, con fare cattedratico e materno: Le lumache passeggiano lungo i sentieri; segno di pioggia, ragazzi miei.
Tutte e quattro erano graziosissime. Un vecchio poeta classico allora noto, dabben uomo che aveva un'Eleonora, il cavaliere di Labouisse, errando sotto i castagni di Saint-Cloud le vide passare verso le dieci ed esclamò: Ne cresce una! alludendo alle Grazie. Favourite, l'amica ventitreenne di Blanchevelle, correva innanzi sotto i grandi rami verdi, saltava i fossi, scavalcava ebbra i cespugli con un brio da giovane fauno. Zéphine e Dahlia, che il caso aveva fatte belle in modo che ognuna traeva vantaggio dalla compagnia dell'altra e si completavano a vicenda, non si lasciavan mai, più per istinto di civetteria che per amicizia; e appoggiandosi l'una all'altra, posavano a inglesi. Cominciavano allora ad apparire i primi keepsakes inglesi e la malinconia era di moda per le donne come più tardi il byronismo per gli uomini; perciò i capelli del sesso tenero cominciavano ad essere acconciati all'addolorata e Zéphine e Dahlia erano pettinate a cannelloni.
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