Pagina (204/1886)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      LIBRO QUARTOTALVOLTA, AFFIDARE SIGNIFICA ABBANDONARE
      I • UNA MADRE NE INCONTRA UN'ALTRANel primo quarto del secolo attuale, a Montfermeil, vicino a Parigi, v'era una specie di bettola che oggi non esiste più. Era tenuta da certi Thénardier, marito e moglie, ed era posta nel vicolo del Fornaio. Sulla porta si vedeva un cartello inchiodato sul muro con dipinto qualcosa che assomigliava ad un uomo, il quale ne portava sulle spalle un altro, con grandi spalline da generale, dorate, con grosse stelle d'argento. Alcune macchie rosse raffiguravano il sangue: il resto del dipinto era tutto fumo e rappresentava probabilmente una battaglia. In basso si leggeva quest'iscrizione: Al sergente di Waterloo.
      Nulla di più comune d'un carro o d'una carretta alla porta d'un'osteria; tuttavia il veicolo, o meglio il frammento di veicolo che ingombrava la via davanti alla bettola del Sergente di Waterloo, una sera della primavera del 1818, avrebbe certo attirato colla sua mole l'attenzione d'un pittore che fosse passato di là.
      Era l'avantreno d'uno di quei carri per il trasporto dei legnami, come si usano nelle regioni boschive, e servono al traino delle travi e dei tronchi d'albero; si componeva d'un massiccio asse di ferro, con due perni alle estremità, nel quale s'incastrava un pesante timone, sorretto da due ruote smisurate. Quell'insieme era tozzo, opprimente e deforme; si sarebbe detto l'affusto d'un cannone gigantesco. Le carreggiate avevano ricoperto le ruote, i cerchioni, i mozzi, l'asse e il timone d'una pennellata di fango, quel ripugnante intonaco gialliccio, simile a quello con cui si rivestono spesso le cattedrali.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





Montfermeil Parigi Thénardier Fornaio Waterloo Sergente Waterloo