I suoi operai l'adoravano in particolar modo ed egli sopportava quell'adorazione con una specie di gravità melanconica. Quando fu accertato che era ricco, «gli uomini della buona società» lo salutarono e nella città venne chiamato il signor Madeleine; ma gli operai ed i ragazzi continuarono a chiamarlo papà Madeleine, cosa che lo faceva sorridere meglio d'ogni altra. A mano a mano che saliva, gli inviti piovevano e «la società» lo reclamava; i pretenziosi salotti di Montreuil a mare che, beninteso, nei primi tempi si sarebbero tenuti chiusi all'artigiano, si spalancarono dinanzi al milionario; e mille e mille profferte gli vennero fatte. Egli rifiutò.
Anche stavolta le anime buone non si trovarono imbarazzate: È un uomo ignorante e di bassa educazione. Chissà da dove viene! Non saprebbe stare in società e non è neppur sicuro che sappia leggere.
Quando l'avevan visto guadagnar denaro, avevan detto: È un mercante.
Quando lo videro spargere il denaro a piene mani, dissero: È un ambizioso, quando lo videro respingere gli onori, dissero: È un avventuriero. Quando poi lo videro respingere i suoi simili, dissero: È un bruto.
Nel 1820, cinque anni dopo il suo arrivo a Montreuil a mare, i servigi da lui resi al paese erano così luminosi, e tanto unanimi i pareri dei cittadini, che il re lo nominò nuovamente sindaco della città. Egli rifiutò ancora; ma il prefetto resisté al suo rifiuto ed i notabili vennero a pregarlo, mentre per le vie il popolo lo supplicava; e l'insistenza fu tanto viva, che egli finì per accettare.
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