Si sentì una voce soffocata gridare: «Svelti! Aiutate!» Era Madeleine, che aveva compiuto il suo sforzo supremo.
Tutti si precipitarono. L'abnegazione di uno aveva dato forza e coraggio a tutti: il carretto fu sollevato da venti braccia e il vecchio fu salvo.
Madeleine si rialzò, pallidissimo, sebbene madido di sudore, gli abiti stracciati e coperti di fango. Tutti piangevano: il vecchio gli baciava le ginocchia e lo chiamava il buon Dio; egli aveva sul volto una indefinibile espressione di dolore felice e soprannaturale, mentre fissava lo sguardo tranquillo su Javert, che lo guardava sempre.
VII • FAUCHELEVENT DIVENTA GIARDINIERE A PARIGINella sua caduta, Fauchelevent s'era slogato una rotula. Papà Madeleine lo fece trasportare all'infermeria fondata per i suoi operai nell'edificio della fabbrica ove prestavano servizio due suore di carità; l'indomani mattina il vecchio trovò sul comodino un biglietto da mille franchi, con questa frase di pugno di papà Madeleine: Vi compero il carretto e il cavallo. Il carretto era sfasciato e il cavallo morto.
Fauchelevent guarì, ma gli rimase anchilosato il ginocchio; Madeleine, colla raccomandazione delle suore e del curato, fece collocare il galantuomo, come giardiniere, in un convento femminile del quartiere Sant'Antonio, a Parigi.
Poco dopo, Madeleine fu nominato sindaco. La prima volta che Javert vide Madeleine cinto della sciarpa che gli dava autorità sulla città, provò lo stimolo di un alano, il quale fiuti il lupo sotto i panni del padrone.
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