«Fra poco.»
Madeleine si trattenne con Fantine come al solito; rimase un'ora, anziché mezza, con grande contentezza di Fantine. Fece mille raccomandazioni a tutti perché alla malata non mancasse nulla. Un momento il suo viso parve farsi scuro; ma la cosa si spiegò, quando si seppe che il medico, chinatosi al suo orecchio, gli aveva detto: «Ella declina molto.»
Poi rientrò nel municipio ed il fattorino di studio lo vide esaminare con attenzione una carta itinerario della Francia, appesa al muro nel suo ufficio. Scrisse poi alcune cifre in matita, su un foglio di carta.
II • PERSPICACIA DI MASTRO SCAUFFLAIREDal municipio, si recò al confine della città, da mastro Scaufflaër, un fiammingo gallicizzato in Scaufflaire, che noleggiava «cavalli e carrozzette a volontà».
Per andarvi, il cammino più breve passava per una via poco frequentata, nella quale si trovava la casa parrocchiale di Madeleine. Il curato, a quel che si diceva, era un uomo degno e rispettabile, di buon consiglio. Nel momento in cui Madeleine giunse davanti alla casa parrocchiale, v'era nella via un solo passante, il quale notò che il signor sindaco, dopo aver sorpassato la casa del curato, si fermò e rimase immobile, poi tornò sui suoi passi e rifece la strada fino alla porta della casa parrocchiale, una porta di media grandezza, con un battente di ferro e, presolo in mano, lo alzò. Rimase in forse, come se pensasse e, dopo pochi secondi, invece di lasciar ricadere rumorosamente il battente, lo riaccostò con dolcezza e riprese la sua strada, con una sorta di premura che non aveva prima.
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