Pagina (368/1886)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Quando un galantuomo non è più giovane, lo chiamano per ogni cosa, vecchio merlo, vecchio asino! Guadagnavo solo trenta soldi al giorno, mi pagavano meno che potevano e i padroni approfittavano della mia età; oltre a questo, avevo mia figlia che lavava al fiume e guadagnava qualcosa per conto suo. Fra tutt'e due, la cosa andava. Anche lei faticava: tutto il giorno in una tinozza fino a mezza vita, sotto la pioggia e la neve, col vento che vi taglia la faccia; quando gela, fa lo stesso: bisogna lavare. C'è gente che non ha molta biancheria e sta ad aspettarla; se non si lavasse, si perderebbe la clientela. Le tavole sono sconnesse e dappertutto cadono giù gocce d'acqua: ci si trova le sottane bagnate, sopra e sotto, perché l'acqua penetra. Ha lavorato anche al lavatoio dei Fanciulli Rossi, dove l'acqua arriva dai rubinetti e non si deve stare nella tinozza; si lava col rubinetto, davanti, e si risciacqua dietro, nella vasca. Siccome è chiuso, il corpo ha meno freddo; ma c'è una lisciva d'acqua calda terribile, che rovina gli occhi. Tornava alle sette di sera e andava a letto subito: era stanca. Suo marito la picchiava. È morta; non siamo stati molto fortunati. Era una brava ragazza, che non andava a ballare, quieta quieta; mi ricordo che un martedì grasso è andata a dormire alle otto. Ecco tutto. Io dico la verità e non avete che da chiedere; già, bestia che sono! Chiedere? Parigi è un abisso: chi conosce papà Champmathieu? Pure, vi dico, c'è il signor Baloup. Provate dal signor Baloup.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





Fanciulli Rossi Champmathieu Baloup Baloup