L'elevazione di quella scarpata può esser misurata ancor oggi dall'altezza dei monticelli formati dalle due grandi sepolture tra cui è incassata la strada da Genappe a Bruxelles: una, la tomba inglese, a sinistra, l'altra, la tedesca, a destra. Non v'è alcuna tomba francese; per la Francia, tutta questa pianura è sepolcro. Grazie alle mille e mille carrettate di terra impiegate in quella collinetta di centocinquanta piedi d'altezza e di mezzo miglio di circuito, la spianata di Mont-Saint-Jean è oggi accessibile con dolce pendìo; il giorno della battaglia, soprattutto dalla parte di Haie-Sainte, era aspra e dirupata. Il versante era tanto ripido, che i cannonieri inglesi non vedevano sotto di sé la fattoria in fondo alla valletta, centro del combattimento; il 18 giugno 1815 le piogge avevano ancor più reso scoscesa quell'erta e il fango rendeva più complicata la salita, giacché, non solo ci si arrampicava, ma ci s'impantanava. Lungo la cresta della spianata correva una specie di fossato, impossibile da indovinare a un osservatore lontano.
Che cos'era quel fossato? Diciamolo subito. Braine-l'Alleud è un villaggio del Belgio, Ohain un altro; questi villaggi, nascosti entrambi nelle pieghe del terreno, sono congiunti da una strada di circa un miglio e mezzo, che attraversa una pianura ondulata e spesso entra e si sprofonda fra le colline come un solco, sì che in certi punti quella strada è un precipizio. Nel 1815, come oggi, quella strada solcava la cresta della spianata di Mont-Saint-Jean, fra le due strade alberate di Genappe e di Nivelles; solo, essa è ora allo stesso livello della pianura, mentre allora era una strada incassata, alla quale furono poi prese le due scarpate per la collina monumento.
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