L'eccessivo peso di quell'uomo nel destino umano turbava l'equilibrio. Quell'individuo contava da solo più di tutto il resto dell'universo; e codeste pletore di tutta la vitalità umana concentrata in una sola testa, di tutto il mondo che sale nel cervello d'un uomo, sarebbero mortali per la civiltà, se dovessero durare. Era giunto per l'incorruttibile equità suprema il momento di riflettere. Probabilmente, i principî e gli elementi dai quali dipendevano le gravitazioni regolari nell'ordine morale come nell'ordine materiale, si lagnavano; il sangue fumante, il rigurgitare dei cimiteri, le madri in lagrime sono arringhe terribili; e quando la terra soffre d'un sovraccarico, vi sono misteriosi gemiti dell'ombra, che l'abisso sente.
Napoleone era stato denunciato nell'infinito e la sua caduta era decisa. Egli era d'ostacolo a Dio.
Waterloo non è una battaglia: è il mutamento di fronte dell'universo.
X • LA SPIANATA DI MONT-SAINT-JEANContemporaneamente al precipizio, si smascherò la batteria.
Sessanta cannoni e tredici quadrati fulminavano a bruciapelo i corazzieri: l'intrepido Delord fece il saluto militare alla batteria inglese.
Tutta l'artiglieria volante inglese era rientrata al galoppo nei quadrati. I corazzieri non ebbero nemmeno un istante di sosta; il disastro della strada incassata li aveva decimati, ma non scoraggiati. Eran di quegli uomini che, diminuendo di numero, aumentano di coraggio.
Solo la colonna Wathier aveva sofferto del disastro; la colonna Delord, che Ney aveva fatto poggiare verso sinistra, come se presentisse l'agguato, era giunta intera, ed i corazzieri si precipitarono sui quadrati inglesi, ventre a terra, a briglia sciolta, colla sciabola fra i denti e la pistola in pugno: ecco in che modo si svolse l'attacco.
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Dio Delord Wathier Delord Ney
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