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      Nel frattempo, i poveri soffrono la fame.
      L'anno 1823 è quello che la restaurazione ha chiamato «l'epoca della guerra di Spagna».
      Quella guerra conteneva molti eventi in uno e moltissime singolarità. Una complessa faccenda di famiglia per la casa di Borbone, col ramo di Francia che soccorreva e proteggeva il ramo di Spagna, affermando la sua primogenitura; un apparente ritorno alle nostre tradizioni, complicato di servilismo e soggezione alle prefetture del nord; il duca d'Angoulême, soprannominato dai giornali liberali l'eroe di Andujar, che reprimeva, in atteggiamento trionfale un po' smentito dalla sua aria bonaria, il vecchio terrorismo assai reale, del sant'uffizio, alle prese col terrorismo chimerico dei liberali; i sanculotti risuscitati, con grande sgomento delle vecchie signore, sotto il nome di descamisados; il monarchismo che oppone ostacolo al progresso, chiamandolo anarchia; le teorie dell'89 bruscamente interrotte dalle trincee; un olà europeo, intimato all'idea francese che stava facendo il giro del mondo; a fianco del figlio di Francia, generalissimo, il principe di Carignano, poi Carlo Alberto, arruolatosi in questa crociata dei re contro i popoli come volontario, colle spalline da granatiere di lana rossa; i soldati dell'impero che riprendevano la campagna, peṛ dopo otto anni di riposo, invecchiati tristi e sotto la coccarda bianca; la bandiera tricolore agitata all'estero da un eroico manipolo di francesi, come la bandiera bianca lo era stata a Coblenza, trent'anni prima; monaci congiunti ai nostri vecchi soldati; lo spirito di libertà e di novità messo a posto dalle baionette; i principî accoppati a cannonate; la Francia che disfaceva colle armi quello che aveva fatto collo spirito; del resto, i capi nemici venduti, soldati esitanti, le città assediate dai milioni; nessun rischio militare e tuttavia la possibilità d'una esplosione, come in qualunque miniera sorpresa e invasa; poco sangue versato, poco onore conquistato, vergogna per qualcuno, gloria per nessuno.


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I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





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