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      Ha l'aspetto di non aver il becco d'un quattrino eppure non bada al denaro; paga per Lagny e va solo fino a Chelles. È buio e tutte le case son chiuse, non è entrato all'albergo e non lo si trova più. Dunque, è sprofondato sotterra.»
      L'uomo non s'era sprofondato sotterra, ma aveva percorso in gran fretta, nell'oscurità, la strada maestra di Chelles; poi, prima d'arrivare alla chiesa, aveva svoltato a sinistra, nella strada vicinale che conduce a Montfermeil, come uno che conosca il paese e che vi sia già stato.
      Percorse rapidamente quella strada. Nel punto in cui essa è intersecata dalla vecchia strada alberata che va da Gagny a Lagny, sentì che giungevano dei passanti e si nascose a precipizio in un fosso, dove attese che coloro che passavano si fossero allontanati; precauzione quasi superflua, del resto, poiché, come abbiamo già detto, era un'oscurissima notte di dicembre. A stento si discernevano due o tre stelle in cielo.
      In quella località incomincia la salita della collina. Ma l'uomo non ritornò sulla strada di Montfermeil: prese a destra, attraversando i campi, e raggiunse il bosco a gran passi.
      Quando fu nel bosco, rallentò il passo e si mise a guardare accuratamente tutti gli alberi, avanzando passo a passo, come se ricercasse e seguisse una strada nota a lui solo. Vi fu un momento in cui parve smarrirsi e si fermò indeciso; ma alla fine giunse, a furia di tentativi, ad una radura dove si trovava un monticolo di pietre biancastre. Si diresse vivacemente verso quelle pietre e le esaminò con attenzione attraverso la nebbia notturna, come le passasse in rivista.


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I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





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