Pagina (599/1886)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Del resto, non aveva alcuna idea precisa, alcun piano, alcun progetto. Non era nemmeno assolutamente certo che colui fosse Javert; e poi, poteva essere Javert, senza che Javert sapesse ch'egli era Jean Valjean. Non era trasformato? Non lo si credeva morto? Eppure, da qualche giorno andavano succedendo certe cose che divenivano singolari e non gli occorreva di pił, per determinarlo a non rientrare in casa Gorbeau; come l'animale scacciato dalla tana, cercava un buco in cui nascondersi, nell'attesa di trovarne uno dove dimorare.
      Valjean descrisse parecchi labirinti diversi nel quartiere Mouffetard, gią addormentato, come se fosse ancora sottoposto alla disciplina del medio evo e al giogo del coprifuoco; percorse in diversi modi, con sapienti mosse strategiche, la via del Fittaiuolo, la via dei Trucioli, la via del Lavatoio di San Vittore e quella del Pozzo dell'Eremita. Vi sono lą delle affittacamere; ma egli non v'entrava neppure, poiché non lo riteneva conveniente. Per questo, non dubitava che, se per caso avessero seguito le sue orme, non le avrebbero perdute.
      Mentre suonavano le undici a Santo Stefano al Monte, egli stava traversando la via di Pontoise, davanti all'ufficio del commissario di polizia, che trovasi al n. 14. Pochi istanti dopo, l'istinto di cui abbiam gią fatto cenno l'indusse a voltarsi: in quel momento, vide distintamente, in grazia del fanale del commissariato, che li tradiva, tre uomini che lo seguivano piuttosto da vicino e che passarono uno dopo l'altro sotto quel fanale, dalla parte in ombra della via.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





Javert Javert Javert Jean Valjean Gorbeau Mouffetard Fittaiuolo Trucioli Lavatoio San Vittore Pozzo Eremita Santo Stefano Monte Pontoise