Uno dei graziosi amorini è già tutto infilzato; si dibatte, agita le alucce e tenta di volare, ma lo speziale burlone ride satanico. Morale: l'amore vinto dalla colica. Quel piatto, molto curioso, del resto, e che ebbe forse l'onore di suggerire un'idea a Molière, esisteva ancora nel settembre 1845, esposto in vendita da un rigattiere del viale Beaumarchais.
Quella buona vecchia non voleva ricevere nessuna visita dall'esterno perché, diceva, il parlatorio è troppo triste.
X • ORIGINE DELL'ADORAZIONE PERPETUAD'altronde, quel parlatorio quasi sepolcrale di cui abbiamo cercato di dare un'idea è un fatto completamente locale, che non si ripete colla stessa severità in altri conventi. Così, nel convento della via del Tempio, a dire il vero, d'un altro ordine, le imposte nere erano sostituite da tendine scure e lo stesso parlatorio era un salotto coll'impiantito di legno, le finestre incorniciate da cortinaggi di mussolina bianca, le pareti ornate di quadri d'ogni sorta, dal ritratto d'una benedettina a viso scoperto fino ad alcuni mazzi di fiori dipinti e perfino ad una testa di turco.
Nel giardino del convento della via del Tempio si trovava un castagno d'India che passava per il più bello e grande esistente in Francia e che godeva fra il popolino del decimo secolo la fama d'essere il padre di tutti gl'ippocastani del regno.
Come abbiam detto, quel convento del Tempio era occupato dalle benedettine dell'Adorazione Perpetua, diversissime da quelle che dipendevano da Cîteaux; quest'ordine dell'Adorazione Perpetua non è antichissimo e non risale a più di duecento anni.
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