Ha serbato la conoscenza fino all'ultimo istante. Ci parlava e poi parlava agli angeli; ci ha dato i suoi ultimi comandi. Se voi aveste un po' più di fede e se aveste potuto trovarvi nella sua cella, v'avrebbe guarito la gamba, toccandovela. Sorrideva: si sentiva che risuscitava in Dio. V'è stato alcunché di paradisiaco, in quella morte.»
Fauchelevent credette si trattasse d'una prece che stava per finire. «Amen,» disse.
«Papà Fauvent, bisogna fare quel che i morti vogliono.»
La superiora svolse alcuni grani del rosario. Fauchelevent taceva ella proseguì:
«Ho consultato su questa questione parecchi ecclesiastici della chiesa militante che sono occupati nell'esercizio della vita clericale e ne ritraggono mirabili frutti.»
«Reverenda madre, da qui si sente la campana a morto meglio che in giardino.»
«Del resto, è più che una morta, è una santa.»
«Come voi, madre reverenda.»
«Da vent'anni si coricava nel suo feretro, dietro speciale permesso del nostro santo padre, Pio VII.»
«Quello che ha incoronato l'imp... Buonaparte.»
Per un uomo scaltro come Fauchelevent, la menzione non era felice. Per fortuna, la madre, immersa nei suoi pensieri, non lo sentì e continuò:
«Papà Fauvent?»
«Reverenda madre?»
«San Diodoro, arcivescovo di Cappadocia, volle che si scrivesse sulla sua tomba questa sola parole: Acarus, che vuol dire verme della terra: e così fu fatto. Non è vero?»
«Sì, reverenda madre.»
«Il beato Mezzocane, abate d'Aquila, volle essere sepolto sotto la forca; e così fu fatto.»
«È vero.»
«San Terenzio, vescovo di Porto, allo sbocco del Tevere nel mare chiese che venisse inciso sulla pietra tombale il segno che si metteva sulla fossa dei parricidi, sperando che i passanti sputassero sulla sua tomba; e così fu fatto.
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