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«Il capitolo s'è riunito. Le madri vocali, che ho nuovamente consultato or ora e che stanno deliberando, hanno deciso che la madre Crocifissione sarà, secondo il suo voto, sepolta nel suo feretro, sotto il nostro altare. Pensate, papà Fauvent, che cosa avrebbe, se qui dovessero compiersi miracoli! Quale gloria in Dio per la comunità! I miracoli escono dalle tombe.»
«Ma, reverenda madre, se l'agente della commissione d'igiene...»
«San Benedetto II, in tema di sepolture, ha resistito a Costantino Pogonato.»
«Però, il commissario di polizia...»
«Conodemaro, uno dei sette re germanici che entraron nelle Gallie sotto l'impero di Costanzo, ha esplicitamente riconosciuto il diritto ai religiosi d'esser sepolti in luogo sacro.»
«Ma l'ispettore della prefettura...»
«Il mondo non è nulla, davanti alla croce. Martino, undicesimo generale dei certosini, ha dato al suo ordine questo motto: Stat crux dum volvitur orbis.»
«Amen,» disse Fauchelevent, sicuro in quel modo di cavarsela ogni volta che sentiva parlar latino.
Per chi ha taciuto a lungo, un qualunque pubblico basta. Il giorno in cui il rettore Gymnastoras uscì di prigione, con in corpo molti dilemmi e molti sillogismi rientrati, si fermò davanti al primo albero che incontrò, gli tenne un discorso e fece grandissimi sforzi per convincerlo. La superiora, costretta di solito al bavaglio del silenzio e col serbatoio pieno fuor di misura, s'alzò ed esclamò colla irruenza d'una chiusa che venga alzata:
«Ho alla mia destra Benedetto e alla mia sinistra Bernardo.
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Crocifissione Fauvent Dio Benedetto II Costantino Pogonato Gallie Costanzo Stat Fauchelevent Gymnastoras Benedetto Bernardo
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