Io aborro psallauts, odio i priori ed esecro gli eretici; ma detesterei ancor più chi mi sostenesse il contrario. Basta leggere Arnoldo Wion, Gabriele Bucelin, Thithème, Maurolico e don Luca d'Acherv.»
La superiora tirò il fiato, poi si volse verso Fauchelevent:
«È detto, papà Fauvent?»
«È detto, reverenda madre.»
«Si può contare su di voi?»
«Ubbidirò.»
«Sta bene.»
«Sono interamente consacrato al convento.»
«Siamo intesi. Chiuderete il feretro e le suore lo porteranno nella cappella. Verrà detto l'ufficio dei morti e poi rientreremo nel chiostro; tra le undici e mezzanotte, verrete colla vostra sbarra di ferro. Tutto si svolgerà nel più gran segreto: vi saranno nella cappella solo le quattro madri cantore, la madre Ascensione e voi.»
«E la suora che sarà al palo.»
«Non si volterà.»
«Ma sentirà.»
«Non ascolterà. Del resto, quello che il chiostro sa, il mondo l'ignora.»
Vi fu ancora una pausa, dopo di che la superiora proseguì:
«Vi toglierete il sonaglio: è inutile che la suora al palo si accorga che siete presente.»
«Reverenda madre?»
«Cosa, papà Fauvent?»
«Il medico dei morti ha fatto la sua visita?»
«La farà oggi alle quattro. È stato suonato il segnale che fa venire il medico dei morti; ma non sentite proprio nessun segnale?»
«Io bado soltanto al mio.»
«Questo è ben fatto, papà Fauvent.»
«Reverenda madre, occorrerà una leva d'almeno sei piedi.»
«Dove la prenderete?»
«Dove non mancano inferriate, non mancano sbarre di ferro. Là, in fondo al giardino, ho un mucchio di ferraglie.»
«Circa tre quarti d'ora prima di mezzanotte; non dimenticatevi.
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