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      «Che professione esercitate?»
      Fauchelevent rispose:
      «Giardiniere.»
      «Siete buon cristiano?»
      Fauchelevent rispose:
      «Lo siamo tutti, in famiglia.»
      «Codesta piccina è vostra?»
      Fauchelevent rispose:
      «Sì, madre reverenda.»
      «Siete suo padre?»
      Fauchelevent rispose:
      «Suo nonno.»
      Jean Valjean non aveva profferita parola.
      La superiora guardò Cosette con attenzione, poi disse a bassa voce alla madre vocale:
      «Sarà brutta.»
      Le due madri parlarono per qualche minuto a bassissima voce in un angolo del parlatorio, poi la superiora si voltò e disse:
      «Papà Fauvent, voi avrete un'altra ginocchiera con sonaglio. Ora ce ne vogliono due.»
      Il giorno dopo, infatti, si sentivano in giardino due sonagli, e le suore non sapevan resistere alla tentazione di sollevare un lembo del velo. In fondo, sotto gli alberi, si vedevano due uomini che zappavano insieme, Fauvent e un altro: enorme avvenimento. Il silenzio fu rotto fino al punto di dirsi reciprocamente: «È un aiuto giardiniere.»
      E le madri vocali soggiungevano: «È un fratello di papà Fauvent.»
      Jean Valjean era dunque regolarmente installato; aveva la ginocchiera di cuoio col sonaglio, ed era ormai un personaggio ufficiale. Si chiamava Ultimo Fauchelevent.
      La più forte causa determinante dell'ammissione era stata l'osservazione della superiora su Cosette: Sarà brutta.
      Pronunciato questo pronostico, la superiora prese immediatamente Cosette nelle sue buone grazie e le diede posto nel collegio, come allieva gratuita.
      Ciò non ha nulla che non sia logicissimo. Si ha un bel non aver specchi in convento, ma le donne hanno una coscienza della loro figura; ora, le fanciulle che si sentono graziose si lasciano difficilmente far suore.