Pagina (760/1886)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ha il suo mostro favoloso che ha scaglie sotto il ventre e non è una lucertola, ha verruche sul dorso e non è un rospo, abita nelle cavità dei vecchi forni da calce e delle cisterne asciutte, nero e vellutato, viscido e strisciante, ora lento ed ora rapido, che non grida ma guarda ed è tanto terribile, che nessuno l'ha mai visto; e chiama quel mostro «il sordo». Cercar sordi fra le pietre è un piacere del genere temibile. Altro piacere è levar via bruscamente un sasso del selciato e vedervi sotto i millepiedi. Ogni regione di Parigi è celebre per le interessanti scoperte che vi si posson fare: vi sono forbicicchie nei magazzini delle Orsoline, millepiedi al Pantheon, girini nei fossi del Campo di Marte.
      Quanto ad arguzie, quel fanciullo ne ha come Talleyrand; non è meno cinico, ma è più onesto. È dotato d'una non so quale giovialità imprevista e sbigottisce il bottegaio colla sua matta risata; e la sua scala va allegramente dall'alta commedia alla farsa.
      Passa un funerale; fra coloro che accompagnano il morto v'è un medico: «To'!» esclama un birichino. «Da quando in qua i medici portano a destinazione essi stessi il loro lavoro?» Un altro è nella folla. Un uomo grave, adorno d'occhiali e di ciondoli, si volta indignato: «Mascalzone! Hai preso la mia signora per la vita!» «Io, signore? Non ho preso nulla: frugatemi!»
      III • È PIACEVOLELa sera, in grazia di pochi soldi che trova sempre il modo di procurarsi, l'homuncio entra in un teatro e, varcando quella magica soglia, si trasfigura: era birichino, diventa titì. Poiché i teatri sono specie di vascelli capovolti, colla stiva in alto, il titì si pigia in quella stiva.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





Parigi Orsoline Pantheon Campo Marte Talleyrand