Pagina (812/1886)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Il signor di Port-de-Guy, calvo e più invecchiato che vecchio, raccontava che nel 1793, sedicenne, era stato mandato al bagno penale come renitente e messo alla stessa catena con un ottuagenario, il vescovo di Mirepoix, lui pure renitente, ma come prete, mentre il primo lo era come soldato. Erano a Tolone; il loro compito era quello di recarsi di notte, a raccogliere sul patibolo le teste ed i corpi di coloro ch'eran stati ghigliottinati nella giornata; trasportavano sulla schiena quei corpi insanguinati, e le loro casacche da galeotto avevan dietro una crosta di sangue, secca al mattino, umida la sera. Quei tragici racconti abbondavano nel salotto della signora T...; e a forza di maledirvi Marat, vi si applaudiva Trestaillon. Alcuni deputati del genere introvabile, vi si recavano a giocare al whist, Thibord del Chalard, Lemarchant di Gomicourt e il celebre motteggiatore della destra, Cornet Dincourt. Il balivo di Ferrette, coi calzoni corti e le gambe magre, attraversava talvolta quel salotto, prima di recarsi dal signor Talleyrand; era stato compagno di piaceri del conte d'Artois e, all'opposto d'Aristotile, rannicchiato sotto Campaspe, aveva fatto camminare a quattro zampe la Guimard, mostrando in tal modo ai secoli un filosofo vendicato da un balivo.
      Quanto ai preti, erano l'abate Halma, lo stesso al quale Larose, suo collaboratore alla Folgore, diceva: Baie! E chi non ha cinquant'anni? Forse qualche sbarbatello, l'abate Letourneur, predicatore del re, l'abate Frayssinous, che non era ancora né conte, né vescovo, né ministro, né pari, e indossava una vecchia sottana, alla quale mancavano i bottoni, e l'abate Keravenant, curato di Saint-Germain des Près; poi il nunzio del papa, allora monsignor Macchi, arcivescovo di Nisibi e più tardi cardinale, famoso per il lungo naso meditabondo, e un altro monsignore così titolato: abate Palmieri, prelato domestico, uno dei sette protonotarî partecipanti della santa sede, canonico dell'insigne basilica liberiana, postulatore di santi, la qual frase si riferisce ai processi di canonizzazione e significa all'incirca referendario della sezione del paradiso; infine due cardinali, Della Luzerne e Clermont Tonnerre.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





Port-de-Guy Mirepoix Tolone Marat Trestaillon Thibord Chalard Lemarchant Gomicourt Cornet Dincourt Ferrette Talleyrand Artois Aristotile Campaspe Guimard Halma Larose Folgore Baie Letourneur Frayssinous Keravenant Saint-Germain Près Macchi Nisibi Palmieri Della Luzerne Clermont Tonnerre