Il soggetto è storico e l'azzione accade in Alvernia, ai tempi dell'inpero. Lo stile credo è naturale, laconico e può avere cualche merito. Vi sono strofette da cantare in cuattro posti. Il comico, il serio e l'imprevisto visi congiongono ala varietà dei caratteri e a una tinta di romantichismo sparsa leggermente su tutto l'intreccio, che procede misteriosamente e va attraverso peripessie interessanti, a risolversi in mezzo a parecchi colpi di scene strepitosi.
«Il mio scopo principale è di sodisfare il desiderio che anima progressivamente l'uomo del nostro secolo, o sia la moda, cuesta capricciosa e bizarra banderuola che, cambia cuasi ad ogni vento.
«Malgrado cueste cualità o motivo di credere che la gelosia e l'egoismo dei autori privilegiati otterrebbe la mia escluzione dai teatri, perché non ignoro le mortificassioni con cui si abbeverano i nuovi venuti.
«Signor Pabourgeot, la vostra giusta riputassione di protettore illuminato dei leterati m'incoraggia di mandarvi mia figlia che vi esponerà la nostra situassione indigente, che manchiamo di pane e di fuoco in cuesta stagione d'inverno. Dirvi che vi prego a gradire lomaggio che desidero farvi del mio dramma e di cuelli che farò è provarvi cuanto mi preme lonore di ripararmi sotto la vostra eggida e d'adornare i miei scritti col vostro nome. Se vi degnate onorarmi della più piccola offerta moccuperò subito di fare una composissione di versi per pagarvi il mio tributo di riconoscensa. Cuesta composissione, che cercherò di rendere il più perfetto possibile, vi sara mandata prima d'essere in serita al principio del dramma e recitata sulla scena.
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Alvernia Pabourgeot
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