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      Mentre parlava, sembrava scrutarlo con attenzione, come se cercasse di raccapezzare un ricordo; all'improvviso, approfittando d'un momento in cui i nuovi venuti interrogavano con interesse la piccina sulla mano ferita, egli passò vicino a sua moglie, che stava nel letto con aria accasciata e inebetita e le disse rapido, sottovoce:
      «Guarda bene quell'uomo!»
      Poi, volgendosi verso il signor Leblanc e continuando le sue lamentazioni:
      «Vedete, signore,» disse. «Per unico vestito, ho soltanto una camicia di mia moglie! E tutta stracciata! Nel cuor dell'inverno! Non posso uscire, per mancanza d'una giubba; se avessi una giubba qualunque, andrei a trovare la signorina Mars, che mi conosce e mi vuol molto bene. Dimora ancora in via Tours des Dames? Sapete, signore? Abbiamo recitato insieme in provincia ed io ho condiviso i suoi allori: Celimene verrebbe in mio soccorso ed Elmira farebbe l'elemosina a Belisario! Ma no, niente! E non un soldo in casa! Mia moglie malata, e non un soldo! Mia figlia pericolosamente ferita, e non un soldo. La mia consorte ha crisi di soffocazione: è l'età, e poi ci si è messo di mezzo il sistema nervoso. Sarebbe necessaria qualche cura, ed anche a mia figlia; ma il medico? E il farmacista? Come fare a pagare, senza un quattrino? Io m'inginocchierei davanti a un soldone, signore! Ecco a che punto son ridotte le arti! E sapete, mia cara signorina, e voi, mio generoso protettore, sapete, voi che spirate la virtù e la bontà e profumate la chiesa dove la mia povera figlia vi scorge tutti i giorni, quando va a pregare?


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I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





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