Credo che l'Allodola sia veramente vostra figlia e trovo semplicissimo che la teniate presso di voi: solo, ascoltatemi. Colla vostra lettera, mia moglie andrà a trovarla. Le ho detto di vestirsi in modo, come avete visto, che la vostra signorina la segua senza difficoltà; e saliranno insieme nella carrozza da piazza, col mio compagno dietro. In un posto, fuori barriera, vi sarà una carrozzella tirata da due ottimi cavalli. La vostra signorina sarà portata là, scenderà dalla cittadina e il mio camerata vi salirà con lei mentre mia moglie ritornerà per dirci: È fatto. Quanto alla signorina non le verrà fatto male; la carrozzella la porterà in un luogo dov'ella sarà tranquilla e, non appena m'avrete dato quei miseri duecentomila franchi, vi sarà restituita. Se mi fate arrestare, il mio compagno darà il colpo di grazia all'Allodola.»
Il prigioniero non articolò parole. Dopo una pausa, Thénardier continuò:
«Come vedete, è semplice. Non sarà fatto nessun male se voi non vorrete che si faccia. Vi dico la cosa come sta, vi avverto perché sappiate.»
Si fermò. Il prigioniero non ruppe il silenzio e Thénardier riprese:
«Non appena la mia consorte sarà tornata e m'avrà detto: l'Allodola è in viaggio, vi lasceremo libero d'andare a coricarvi a casa vostra. Vedete bene che non avevamo cattive intenzioni.»
Davanti al pensiero di Mario passarono spaventevoli immagini. Come! Quella giovinetta non era stata rapita per condurla lì! Uno di quei mostri stava per portarla nell'ombra, chissà dove? E se fosse stata lei?
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