«Chi era il vostro capo?»
«Non ne conobbi mai e mai ne riconobbi.»
Pure, eran ancora soltanto parole, trasparenti, ma vaghe; talvolta degli accenni a volo, dei si dice, dei sentito dire. Ma altri indizî sopravvennero.
Un carpentiere, occupato in via Reuilly a inchiodare le tavole di una palizzata intorno ad un terreno sul quale stava elevandosi una casa in costruzione, trovava in quel terreno un frammento di lettera lacerata, nel quale eran ancor leggibili le righe seguenti:
«...Bisogna che il comitato prenda qualche misura, per impedire il reclutamento nelle sezioni per le varie società...»
E, come post scriptum:
«Abbiamo saputo che v'eran dei fucili in via..., n. 5 (bis) in numero di cinque o seimila, presso un armaiuolo, in un cortile. La sezione non possiede armi.»
Ciò che commosse il carpentiere e l'indusse a mostrare la faccenda ai vicini, fu che pochi passi più in là raccolse un altro foglio ugualmente stracciato e ancor più significativo, del quale riproduciamo l'immagine, a motivo dell'interesse storico di questi strani documenti:
QQCC
DDEE
Imparate questa lista a memoria. Dopo, la straccerete. Gli uomini ammessi faranno altrettanto, quando avrete loro trasmesso qualche ordine.
Salute e fratellanza
L.
u og a1 fe
Le persone che allora furono a parte del segreto di questo rinvenimento conobbero solo più tardi il significato di quelle quattro maiuscole: quinturioni, centurioni, decurioni, esploratori, e il senso di queste lettere u og a1 fe, ch'era una data e voleva significare il 15 aprile 1832. Sotto ogni maiuscola erano iscritti dei nomi, seguiti da indicazioni assai caratteristiche; così: «Q. Bannerel.
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Reuilly
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