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      Mario vedeva in una luce calma e reale, sebbene singolare, quel che accadeva sotto i suoi occhi, perfino i fatti e gli uomini più indifferenti, e diceva su tutto la parola giusta, con una specie d'accasciamento onesto e di candido disinteresse. Il suo giudizio, quasi staccato dalla speranza, stava in alto e si librava a volo.
      In queste condizioni di spirito, nulla gli sfuggiva, né lo ingannava, scopriva ad ogni istante il fondo della vita, dell'umanità e del destino. Felice, sia pure fra le angosce, colui al quale Dio ha dato un'anima degna dell'amore e della infelicità! Chi non ha visto le cose di questo mondo e il cuore degli uomini sotto questa doppia luce non ha visto il vero e non sa nulla.
      L'anima che ama e soffre è sublime.
      Del resto, i giorni si succedevano e nulla di nuovo accadeva. Gli pareva soltanto che il buio spazio da percorrere andasse raccorciandosi ad ogni istante e credeva già d'intravedere distintamente l'orlo del precipizio senza fondo.
      «Come!» si ripeteva. «Non la rivedrò, dunque, prima?».
      Quando si è risalita via San Giacomo, lasciando da parte la barriera e seguendo qualche tempo, a sinistra, l'antico viale interno, si raggiunge la via Santé, poi la Glacière, e un po' prima di giungere al rivo dei Gobelins, s'incontra una specie di campo che è, in tutta la lunga e monotona cintura dei viali di circonvallazione di Parigi, il solo luogo in cui Ruysdael avrebbe tentato di sedersi.
      Quel pittoresco che si sprigiona di là è dato da un prato verde, attraversato da corde tese, sulle quali stanno ad asciugare alcuni stracci, da una vecchia fattoria d'ortolani, eretta al tempo di Luigi XIII, col grande tetto bizzarramente forato da abbaini, da alcune palizzate sgangherate, da un filo d'acqua fra i pioppi, dalle donne, dalle risate, dalle voci; all'orizzonte il Pantheon, l'albero dei Sordomuti, la chiesa di Val de Grace, nera, tozza, fantastica, piacevole e magnifica, e in fondo la severa sommità quadrata delle torri di Notre Dame.


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I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





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