Il più grande e l'infimo; esseri che vagabondano senza meta aspettando un'occasione, irregolari della vita, individui senza famiglia, vagabondi dei trivi, coloro che di notte dormono in un deserto di case, senz'altro tetto che le fredde nuvole del cielo, coloro che chiedono quotidianamente il pane al caso e non al lavoro, gli ignoti della miseria e del nulla, gli uomini dalle braccia nude e dai piedi nudi, appartengono alla sommossa.
Chiunque abbia nell'animo una segreta rivolta contro lo stato, la vita o la sorte confina colla sommossa e, non appena essa compare, incomincia a fremere ed a sentirsi sollevare dal turbine.
La sommossa è una specie di tromba dell'atmosfera sociale che si forma bruscamente in certe condizioni di temperatura e che, nel suo roteare, s'alza, corre, tuona, strappa, spiana, schiaccia, demolisce e sradica, trascinando le nature grandi e le meschine, l'uomo forte e lo spirito debole, il tronco d'albero e il filo di paglia.
Disgraziato colui ch'essa trasporta! Disgraziato colui ch'essa viene ad urtare! Essa li schianta l'uno contro l'altro.
Essa comunica a coloro che afferra una straordinaria potenza; colma il primo venuto della forza degli eventi, fa di tutto un proiettile, trasforma in palla da cannone la pietra e in generale un facchino.
Stando a certi oracoli politici machiavellici, dal punto di vista del potere un po' di sommossa è desiderabile. Sistema: la sommossa consolida quei governi che non riesce ad abbattere; mette alla prova l'esercito; concentra la borghesia; dà una stiratina ai muscoli della polizia; controlla la forza dell'ossatura sociale.
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