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      In via Sainte Croix de la Bretonnerie, una ventina di giovanotti, dalle lunghe barbe e dai lunghi capelli, entravano in una bettola e ne uscivano un momento dopo, portando una bandiera tricolore orizzontale coperta da un velo nero e con in testa tre uomini armati, uno di sciabola, l'altro di fucile ed il terzo di picca.
      In via Monache d'Hyères, un cittadino ben vestito, un po' panciuto, dalla voce sonora, il cranio calvo, la fronte alta, la barba nera e un paio di baffi, di quelli che non possono esser tirati in giù, offriva pubblicamente cartucce ai passanti.
      In via Saint-Pierre di Montmartre, alcuni uomini dalle braccia nude portavano in giro una bandiera nera sulla quale si leggevano queste parole, in lettere bianche: O repubblica o morte. In via Feûneurs, in via Cadren, in via Montorgueil, in via Mandar comparivano gruppi che agitavano vessilli sui quali si distingueva in lettere dorate, la parola sezione con un numero. Uno di quei vessilli era rosso e azzurro, con una impercettibile lista bianca intermedia.
      Una fabbrica d'armi veniva saccheggiata in viale Saint-Martin, insieme a tre botteghe d'armaiuoli, la prima in via Beaubourg, la seconda in via Michel Lecomte e la terza in via del Tempio; in pochi minuti le mille mani della folla afferravano e portavan via duecentotrenta fucili, quasi tutti a due colpi, sessantaquattro sciabole e ottantatré pistole. Per armare più gente, uno prendeva il fucile e l'altro la baionetta.
      Di fronte al lungo Senna della Grève, alcuni giovanotti armati di moschetto salivano negli appartamenti dov'eran solo donne, per sparare.


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I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





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