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      Un'apertura sufficiente perché un uomo potesse passarvi era stata lasciata fra il muro delle case e l'estremità della barricata più lontana dalla bettola, di modo ch'era possibile una sortita; il timone dell'omnibus era stato rizzato verticalmente e trattenuto colle corde, e una bandiera rossa, fissata a quel timone, sventolava sulla barricata.
      La piccola barricata Mondétour, nascosta dietro il caseggiato della bettola, non si scorgeva. Le due barricate riunite formavano una vera ridotta; Enjolras e Courfeyrac non avevan giudicato necessario barricare l'altro tronco della via Mondétour, che costituisce attraverso la via Prêcheurs un'uscita sui mercati, poiché volevan certo conservare una possibile comunicazione coll'esterno e temevan poco d'essere assaliti dalla pericolosa e difficile viuzza dei Prêcheurs.
      Ad eccezione di quell'uscita rimasta libera, che costituiva ciò che Folard, nel suo stile strategico, avrebbe chiamato un budello, ed anche tenendo conto dell'esigua apertura praticata sulla via Chanvrerie, l'interno della barricata, in cui la bettola formava un angolo sporgente, presentava la forma d'un quadrilatero irregolare, chiuso da ogni parte. V'erano una ventina di passi d'intervallo tra il grande sbarramento e le case alte che formavano il fondo della via, di modo che si può dire che la barricata era addossata a quelle case, tutte abitate, ma chiuse dall'alto in basso.
      Tutto quel lavoro venne eseguito, senza impedimenti, in meno di una ora, e senza che quel pugno d'uomini coraggiosi vedesse spuntare un berretto peloso o una baionetta.


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I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





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